Lo snob è un opportunista privo di consapevolezza individuale, desideroso di ascendere la scala sociale spacciando ruolo, rango e competenze al di sopra delle proprie limitate prerogative. Lo snob è un arrampicatore sociale, che disprezza i suoi simili credendo così di elevarsi ad un rango superiore. Si fa scimmia dei potenti, confida nel progresso e nella politica, diventa, per autoingannarsi, manichino indossante abiti all'ultima moda; al contrario del dandy, lo snob veste ciò che è nuovo, sia brutto o no - dato che ha i gusti personali congelati dal trendy, mentre il dandy preferisce conciliare la bellezza con la moda, creando quel giusto miscuglio di originalità e classico che ritiene necessario per non sforare nell'eccentricità o nello stupido trendy dello snob della domenica.
Il dandy seduce e adora 'far piaceri'; lo snob 'non guarda in faccia nessuno'. Lo snob è cugino primo di quel borghese puritano contro cui Baudelaire e compagni si schieravano; oggi il borghese è in decadenza, o, a seconda dei punti di vista, si è evoluto nello snob, una sanguisuga che serve il potere e, appena ne ha l'occasione, maltratta i più deboli.
E, quando lo ritiene necessario, tenta di imitare il dandy, ma inutilmente. Crede di assomigliargli ostentando freddezza e distanza, mostrandosi superiore come la donna-sfinge di Wilde: enigmatica ma assolutamente priva di segreti. Ma il dandy, nonostante tutti gli sforzi dello snob per somigliargli, è al di sopra di lui e al di sopra di quelli davanti ai quali lo snob si umilia sperando, un giorno, di sostituirli. Il dandy vive sempre nel passato e, a volte, nel futuro; lo snob si arrabatta nel presente.
www.noveporte.it/